Domande Frequenti

Gli Osteopati trattano i bambini?

La pratica osteopatica interessa molti ambiti e tutte le fasce d’età, dal periodo di gravidanza a quello neonatale. L’osteopata può essere d’aiuto per tutti i disturbi tipici della neonatologia e della pediatria.
Il trattamento osteopatico è volto sia ai disturbi pediatrici più comuni, come otiti, dolori addominali, coliche, problemi digestivi, a quelli meno comuni come la plagiocefalia, dislessia, etc.

Come avviene un trattamento osteopatico?

Dopo l’anamnesi iniziale, l’osteopata procede con un esame obiettivo per comprendere la causa del disturbo e in seguito, un esame di tipo osteopatico per mettere in relazione i diversi sistemi del copro. L’osteopata procede con il trattamento e darà indicazioni per l’eventuale seduta successiva.

Cosa vuol dire manipolare?

Significa trattare con le mani un tessuto osseo, muscolare o viscerale con un approccio molto dolce e leggero, e comunque sempre rispettoso dei tessuti. L’osteopata ricerca le zone più rigide che possono anche essere dolenti, cercando con vari metodi di “liberarli” e di ristabilire la mobilità, offrendo al paziente una sensazione di leggerezza ed immediato benessere che si protrarrà nel tempo.

L'osteopatia prescrive farmaci?

Assolutamente no, sia per legge che per vocazione. Lo stesso Adrew Taylor Still ha fondato l’osteopatia nel 1874 formulando una disciplina terapeutica che non si fondasse sugli stessi principi della medicina ufficiale, bensì su una filosofia metodologica manipolativa utile sia per la diagnosi che per la terapia. Il principale mezzo a disposizione dell’osteopata, infatti sono le sue stesse mani. La palpazione manuale riesce a rilevare le rigidità e tensioni e, con il trattamento manipolativo, a ristabilirne la mobilità.